Riduzione dello stress ossidativo nell'insufficienza cardiaca acuta tramite terapia di neuromodulazione auricolare vagale (AVNT)

Pubblicato in: Rivista di ricerca clinica autonomica

Astratto

I pazienti con insufficienza cardiaca acuta scompensata (ADHF) e frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) inferiore al 40% sono stati sottoposti a terapia del nervo vago auricolare Nurosym (AVNT). L'intervento o la stimolazione placebo sono stati somministrati per 8 ore. I risultati hanno mostrato che Nurosym ha ridotto significativamente lo stress ossidativo abbassando i livelli di specie reattive dell'ossigeno (ROS) e marcatori infiammatori come l'interleuchina-6 (IL-6). Questi risultati suggeriscono che la neuromodulazione Nurosym può migliorare i risultati dell'insufficienza cardiaca riducendo lo stress ossidativo e l'infiammazione sistemica, prevenendo potenzialmente la progressione dell'insufficienza cardiaca e di altre condizioni cardiovascolari e stress ossidativo correlate.

Contesto e obiettivi

Lo studio mirava a valutare l'efficacia della neuromodulazione Nurosym nei pazienti ospedalizzati con insufficienza cardiaca acuta scompensata (ADHF) e frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) inferiore al 40%. Lo stress ossidativo è associato a varie malattie e complicazioni, in particolare all'insufficienza cardiaca. Il nervo vago esercita un controllo regolatorio sull'attività sinaptica correlata alla frequenza cardiaca, all'infiammazione e allo stress ossidativo. Modulando questi percorsi, la neuromodulazione del nervo vago potrebbe avere successo nel migliorare i risultati dell'insufficienza cardiaca e nel ridurre il rischio di altre condizioni correlate allo stress ossidativo, come malattie cardiovascolari, disturbi neurodegenerativi e disturbi metabolici.

Metodi

Lo studio ha utilizzato un modello di studio clinico randomizzato, prospettico, in doppio cieco, controllato con placebo. I pazienti con ADHF sono stati assegnati in modo casuale a un gruppo attivo, in cui Nurosym è stato applicato alla regione del trago, o a un gruppo placebo, in cui Nurosym è stato applicato alla regione del lobo dell'orecchio senza innervazione del nervo vago. Il trattamento è stato somministrato per 8 ore al giorno per tutto il periodo di ospedalizzazione. Gli esiti primari hanno misurato le riduzioni dell'attività infiammatoria e dei livelli di specie reattive dell'ossigeno (ROS) durante il ricovero ospedaliero. Ciò è stato valutato analizzando i livelli sierici di marcatori infiammatori e valutando lo stress ossidativo utilizzando un biotest basato su cellule umane. L'analisi statistica ha comportato il confronto dei dati basali tra il gruppo di neuromodulazione attiva Nurosym e il gruppo di controllo placebo.

Risultati

La neuromodulazione con Nurosym ha portato a una modulazione favorevole dello stress ossidativo nelle cellule endoteliali coronarie umane. Riducendo la produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS), Nurosym ha migliorato le difese antiossidanti. Questa diminuzione dei livelli di ROS ha mitigato lo stress ossidativo e i suoi effetti dannosi sulle funzioni cellulari, indicando così un ambiente cellulare meno ossidativo. Inoltre, le concentrazioni elevate di marcatori infiammatori nelle cellule endoteliali sono state significativamente ridotte.

I risultati mostrano che Nurosym ha attenuato significativamente lo stress ossidativo nella popolazione dello studio. In particolare, la stimolazione del nervo vago ha portato a una significativa diminuzione delle specie reattive dell'ossigeno (ROS) (Nurosym: da 1363 a 978,3; p = 0,004), mentre la stimolazione con placebo non ha causato un cambiamento significativo (p = 0,10). Inoltre, la stimolazione del nervo vago ha portato a una significativa riduzione dei livelli di interleuchina-6 (IL-6) rispetto al gruppo di controllo (Nurosym: -78,48% vs. controllo: -8,63%; p = 0,012).

Conclusione

Un'anomalia nei livelli redox, caratterizzata da una maggiore produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS) pro-ossidanti e da una ridotta attività dei meccanismi antiossidanti, contribuisce in modo significativo alla fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca. Lo stress ossidativo a livello endoteliale, diminuito con l'uso della neuromodulazione Nurosym nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta scompensata, potenzialmente direttamente associato all'alleviamento dell'infiammazione sistemica. Il collegamento stabilito tra infiammazione, stress ossidativo e rimodellamento cardiaco avverso evidenzia la neuromodulazione Nurosym non solo per attenuare la progressione dell'insufficienza cardiaca, ma anche per inibire lo sviluppo e l'esacerbazione di altre malattie cardiovascolari come l'aterosclerosi e l'ipertensione. Una migliore gestione dei livelli di ROS ha implicazioni sanitarie più ampie, tra cui la riduzione del rischio di cancro, malattie metaboliche e altre complicazioni legate all'età.

Parole chiave

Esiti dell'insufficienza cardiaca; Stress ossidativo; Specie reattive dell'ossigeno (ROS); Marcatori infiammatori; Malattie cardiovascolari

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